sabato 23 giugno 2007

W (viva) Lo Studio...


Asterio Savelli, sono sicuro che questo libro ha una grande utilità in ambiente accademico, che i tuoi anni di studi per scriverlo hanno dato un grande contributo a quella materia (di merda) di studio quale è la sociologia del turismo, che l'approfondimento sullo studio del forestiero e del gran tour sono un toccasana per la storia del turismo.

Però, prova a metterti nei panni di un povero studente che di sabato e domenica pomeriggio deve starsene a casa a studiare questo libro e non solo.
Permettimi di dire che questo libro fa proprio cagare. Di certo non è colpa tua dato che, in fondo, questo libro è molto ben scritto e per un certo senso anche scorrevole, discorsivo. E' proprio il campo di studi in sè che fa cagare. Fondamentale per l'industria turistica in quando cerca di svelare i meccanismi principali delle relazioni tra gli individui, del flusso migratorio e del fenomeno turismo in genere, ma questo non toglie il fatto che sinceramente, se non fossi obbligato a studiarmelo probabilmente non l'avrei neanche cagato di striscio.

Detto questo, spero vivamente che dopo aver "voracemente" divorato questo volume, sarò culturalmente più ricco, così che perlomeno, il giramento di coglioni del leggerlo potrà essere utile a qualcosa.

G. Simmel, cazzo credi, ce n'è anche per te. Il fatto che tu sia morto non significa che puoi lesinare le responsabilità per ciò che hai scritto sulla figura tanto emblematica quanto affascinante (ma dove?) del forestiero.
Eri un filosofo, perciò per te farsi seghe mentali non è solo paranoia, ma una ragione d'essere nonchè un lavoro. Hai dato inizio allo studio fenomeno turistico.
Non avevi un cazzo d'altro da fare?
In fondo, se io tra cinque minuti sarò sui libri a studiare per un esame tanto interessante quanto la spesa di stamattina della sciura Maria - con tutto il rispetto dovuto per la sciura - è anche colpa tua.

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