venerdì 30 novembre 2012

Dove viviamo? Cosa guardiamo?


Guardo Matteo Renzi in TV -ultimamente è come il prezzemolo- e mi rendo conto che dopo il ventennio berlusconiano, il paese è molto più lacerato, stanco, rabbioso ma sopratutto, cosa più importante, terribilmente sfiduciato nei confronti delle istituzioni, della classe politica e della società stessa di quanto potessimo immaginare.

I grotteschi e agghiaccianti fatti di cronaca, che tutti noi ricordiamo bene, apparsi a gran foga su Repubblica e su tutti gli altri quotidiani hanno lasciato pochi dubbi sul degrado, la decadenza, l'opulenza, la pochezza, la superficialità e il nichilismo dell'élite della classe dirigente italiana, dei suoi giullari e le sue cortigiane. Quanto poi questo sia semplicemente un riflesso della società italiana nel suo complesso è una questione che lasciamo discutere ai vari sociologi e politologi, sicuramente molto più qualificati di me per stabilirlo.

Arriva il turno di Mario Monti. Prende posto a palazzo Chigi con un colpo di scena, anzi, a colpi di spread. Ricordo benissimo quei giorni, i giorni in cui il castello di carte  costruito da Berlusconi vacillava, ad ogni spiffero che arrivava dalle bocche di economisti, riviste di settore, giornalisti e vaticanisti. Giorni in cui piano piano prendevo coscienza del fatto che ahimè, quella poca sovranità che il popolo italiano aveva ancora, nel bene e nel male visti i precedenti, nei confronti della macchina governativa sfuma e si dissolve nel cielo di Roma. Succede così, che tra le urla e gli slogan di chi si sente liberato dal "giogo" che Berlusconi ha imposto al paese per mantenere intatti i suoi interessi privati, un altro pezzo nel puzzle della democrazia viene tolto, palesando -se mai ce ne fosse stato bisogno- il fatto che che le banche, la finanza, le agenzie di rating e i broker tengono il mondo per i coglioni plasmandolo a misura di guadagno. 
  
Così, alle primarie del PD si candida a segretario di partito colui che una parte di italiani aspettava già da un paio di anni. Trattasi di Matteo Renzi da FIrenze. Non un fenomeno ma parla di politica, in modo accessibile e di argomenti sensibili. Faccia da pescivendolo e sfrontatezza nei confronti del panorama politico attuale. Ebbene, da quanto tempo non si parla di politica reale nel nostro bel paese?

Nulla di nuovo sotto il sole, ci troviamo di fronte a un Berlusconi look-a-like che non parla di figa pubblicamente, più o meno. Solo argomenti che possono toccare le corde degli elettori e autocritica pesante nei confronti del suo partito.

Il punto è: viviamo in una società parallela, dove i significati vengono distorti, le consapevolezze sociali vengono represse e le ingiustizie vengono giustificate con l'impossibilità di fare altrimenti. Al primo segno di quasi normalità sembra di avere un incontro ravvicinato del terzo tipo. 

martedì 4 marzo 2008

Kinda Shoegazer (non è vero)

Non mi pare di aver mai postato su questo blog alcuna compilation. Ogni tanto ne faccio.

Questa volta ne ho fatta una di nome Kinda Shoegazer che, a differenza di cio che il titolo suggerisce, non è una playlist composta da band shoegaze. O meglio, non prettamente. Avendo però bisogno di un nome e di un titolo, ho deciso di optare per questo. Non è che ci sia un motivo particolare a parte per il fatto che ci sono un po' di canzoni che si possono definire shoegaze, altre canzoni fatte in modo di evocare le atmosfere tipiche di quelle canzoni di fine anni '80 - inizio '90 ed altre canzoni ancora che non c'entrano molto con tutto questo ma nel contesto non stonano.


Tracklist:

01. The Raveonettes - Hallucinations
02. Ride - Polar Bear
03. Piano Magic - You Can Hear the Room
04. Twoism - Boards of Canada
05. Brian Eno - The Fat Lady of Limbourg
06. Patrick Wolf - The Gipsy King
07. Calexico - The Ride (ptII)
08. Girls in Hawaii - Fields of Gold
09. Lush - Sunbathing
10. Film School - Go Down Together
11. Slowdive - Alison
12. Lights Out Asia - Art Divided by Science

lunedì 3 marzo 2008

Eindhoven

Stavo pensando al fatto che in effetti, ho un blog e, inavvertitamente, mi sono dimenticato, o rifiutato di pigrizia, di scrivere due righe riguardo al 1 Day Trip a Eindhoven. Esatto, dove la philips è stata fondata. Che culo, eh?

Nel momento in cui sto scrivendo è il 3 marzo, e se la matematica non è un'opinione e credetemi, vorrei davvero che lo fosse, sono passati 20 giorni da quando sono riatterrato ad Orio al Serio dopo una giornata di devasto. Era il 13 febbraio. Ecco la foto. Notare le facce.

Il giorno 12 febbraio, è quello della partenza. L'orario del decollo dell'aereo è previsto per le 10 o giù di lì, ciò vuol dire che alle 7 e mezza io e Mirko ci svegliamo, colazione, cerchiamo di fare quel cazzo di Check-in On-line, usciamo a comprare panini e salumi per un minimo di nutrimento, rientriamo, prendiamo gli zaini e finalmente partiamo.
Arriviamo in stazione dei treni pronti per aspettare il bus diretto all'aereoporto senza Check-in, perchè il sito della Ryanair e simpatico e l'operazione non funziona, quei bastardi non ci vogliono far fare l'operazione, senza stampa del codice di prenotazione che è restato sul tavolo in casa, e senza Gerry, il terzo intestatario del biglietto, che è restato a casa malato. Beh, direi che come partenza è già qualcosa, non credete?

Ci ricordiamo il codice di prenotazione a memoria, perciò siamo relativamente tranquilli. Però dobbiamo fare il Chek-in in aeroporto. Tra l'altro, non è necessario avere questo codice, basta la carta d'identità. Pensa che cagata.

Tempo 1 ora e mezza scarsa e siamo nei Paesi Bassi. Sulla scrausa rivista della Ryanair ho scoperto che agli abitanti di Eindhoven non piace essere chiamati Olandesi, perchè loro dicono di venire dai Paesi Bassi. Va Beh, contenti loro...
Prendere il bus è troppo sbattimento così, prendiamo il Taxi che ci porta direttamente in centro. tempo di mangiarci un panino, aspettare due secondi gli altri che hanno preso un altro Taxi (in 10 nella stessa auto è un po' dura) e ci siamo già rotti i coglioni. Ciò vuol dire che io , Mirko la Fra e Marchino stiamo già cercando un coffeshop dove cominciare a fare quello che faogni tipico studente universitario che va coi soci in olanda fa: fumare di ignoranza. Eindhoven, che non è come Amsterdam, non ha molti coffeshops, bisogna cercarli. Ad Amsterdam è il contrario: sono i coffeshop che cercano te. In qualunque caso non è difficile trovarli in una città che si gira tranquillamente a piedi in poco tempo. Ci si accorge quasi subito che in questa città non c'è molta vita. Poca gente in giro di pomeriggio, nessuno di sera. Cazzo è proprio vero. Qui c'è solo la Philips. Strade, lo stadio, teatri, edifici a caso, vie, tutte dedicate al simpatico signore in foto qui raffigurato in foto, la cui statua viene puntualmente vandalizzata. Nonostante tutto credo che in questa città gli vogliano molto bene.
Beh, non fa molta differenza. Ci siamo spaccati e ci siamo divertiti da matti. Non lo rifarò mai più o comunque, non a breve e non per un periodo così breve. Credo che, la sera, sia riuscito a sfiorare quello che io chiamo lo zero cerebrale, in quanto mi sono reso conto che fare più di un collegamento logico partendo dallo stesso concetto mi risultava quasi impossibile. Dopo di questo stadio scatta la paralisi. Si resta inchiodati al divano o sedia o qualsiasivoglia posto comodo.

Andiamo in hotel a dormire un po' perchè la mattina, bisogna andare in aeroporto e tornare a Bergamo. Tutti svegli, ci siamo. Dove cazzo è Marchino? Che domande, è già sul terrazzo a fumare. Come se la sera prima quel goloso non ci abbia fatto morire tutti quelle sue cazzo di canne enormi che, tra l'altro, erano quasi purini. Tra l'altro una leggenda nata quella mattina vorrebbe che non abbia neanche dormito ma che sia stato tutta la notte sveglio a sparasi un personal dietro l'altro. Va beh, ci siamo tutti. Siamo pronti per andare in stazione dei treni e prendere il Bus per L'aeroporto? No, prima ci vuole la colazione. Credo che abbiate capito cosi si intende per colazione. Esatto. Coffeshop. Io, personalmente mi rifiuto di fumare, dopo la serata passata. C'è chi addirittura, non faccio nomi, ha avuto il coraggio di fumarsi un personal fuori dall'aeroporto prima dell'imbarco. Comunque, dopo la colazione siamo andati a prendere il Bus per l'aeroporto. Ecco le foto di tre coglioni alla stazione e dell'aeroporto.

Alle 4 del pomeriggio eravamo ancora nella nostra cara e vecchia città sani e salvi. Qui lo dico e qui lo nego. Mai più una cosa del genere. Mai più in Olanda: 3 volte credo che possano bastare, come dire, io ho già dato. O meglio quasi sicuramente ci ritornerò, però mi fermo sicuramente più di un giorno!

Beh, è stata una mattata, difficile a dimenticarsi. Grazie a tutti quelli che sono venuti, mi dispiace un casino per chi non ha potuto però alla fine, ne è valsa la pena.

mercoledì 6 febbraio 2008

untitled

Cominciare, tranquillamente, durante una serata in cui tutti i dubbi che già hai in testa si amplificano fino a diventare un chiodo fisso. Poi, il cervello, stimolato al ricordo da input esterni (ma non troppo) solleva dal terreno appiccicoso - quale è il pavimento cerebrale su cui giacciono i momenti passati - qualcosa che è stato spesso, e (devo ammettere) volentieri presente, ma mai valorizzato come dovrebbe. Impressioni, certo. L'unica forma di verità a cui posso aggrapparmi. Molto volatili ed evanescenti. La scienza, che si basa sulla razionalità e il (quasi sempre) buon senso, di fatto non le considera.

Io, però, non sto assolutamente parlando di razionalità. Tantomeno di buon senso. Infatti, il linguaggio nelle sue forme scritte e orale, essendo a loro volta inseribili in un contesto razionale, ed avendo una serie di regole ed eccezioni, non sono utili allo scopo di trasmettere ciò che la mente crea. Un sistema linguistico arbitrario e standard perde di efficacia quando non si deve esprimere un bisogno materiale o in inveire contro qualcosa o quacluno.

Questo è il motivo per cui non andrò avanti con la descrizione del contenuto della mia scatola cranica. Perchè non ne sono capace. Non in questo modo.

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Now playing: Sigur Ros - Untitled
via FoxyTunes

lunedì 4 febbraio 2008

Aggiornamento

Posterei qualche foto di sabato sera. Ma non ne ho ancora. Nemmeno mezza. Spero di poter rimediare prima o poi sempre che mi ricordi di farlo.

Per chi non lo sapesse, sabato era il giorno della tanto attesa festa di carnevale a tema piratesco a casa di Annabelle, che ringrazio ancora per la seratona gentilmente sponsorizzata.

Si prospettava un degenero, e così e stato. Il flat 3 per intero è andato a vomito. Mai capitata una cosa del genere.
Con un po' di amici, il degenero è cominciato subito dal nostro appartamento in cui, dopo un paio di bicchieri, l'alcolismo impulsivo altresì detto "Binge Drinking" dai sociologi e da chi vuole usare termini tecnici, si è cominciato a bere direttamente dalle pentole in cui erano contenuti i coktails. Meglio sorvolare sul contenuto dei drinks e il grado alcoolico, dato che qualcuno, non faccio nomi (marchino), ha cominciato a fare correzioni praticamente a caso.
Perciò, questa decina di deficenti ubriachi e tra l'altro vestiti in modo improbabile ha portato il culo da Annabelle dove si è svolta la festa. Inutile dire che il fuorismo dgli invitati era parecchio alto. Gerry dice di ricordarsi poco, Mirko un cazzo. E' sparito ad una certa ora e non si è piu visto. Il giorno dopo, abbiamo scoperto che in preda all'alcool ha cercato di tornare a casa per ripigliarsi un attimo, non avendo le chiavi però è stato recuperato sul pianerottolo dai nostri vicini che lo hanno accudito. Io messo malissimo, ricordi annebbiati. Come al solito quando sono ubriaco, credo di avere straparlato.
Un casino, ma ci siamo divertiti.

Lunedì, cioè oggi, giorno dell'esame di inglese 2. Il prof trova tra gli articoli di giornale che ho portato, come espreso dalla modalità d'esame, un pezzo sui My Bloody Valentine. Salta fuori che tutti e due siamo fan di questa band. Che culo. Non è servito molto per la valutazione dato che, non si può dare una valutazione ad un esame di inglese secondo le conoscenze musicali. Perlomeno, il tono dell'esame è stato piu amichevole del previsto. 25 e a casa. Che culo.

martedì 8 gennaio 2008

Quando Piove o Tira Vento...

(ANSA) - LONDRA, 7 GEN - Al via in Gb la castrazione chimica per gli autori di reati sessuali. Due detenuti per stupro hanno accettato di fare da apripista. I due carcerati prenderanno una serie di farmaci (sotto forma di pillole e di iniezioni) che dovrebbero ridurre in modo drastico la loro libido e annullare cosi' il rischio di ricadute delinquenziali. In cambio saranno rimessi anticipitamente in liberta'. La Gb tenta con questa carta di ridurre la piaga crescente dei crimini a sfondo sessuale.

Visto che roba? Praticamente fanno una CURA a base di pastiglioni che mandano in pappa i coglioni, in modo tale che i testicoli -che producono gli ormoni del desiderio sessuale- non ordinano più al cervello che è ora di svuotare le palle. Cazz'è?.

La cosa di cui ho più paura in tutta questa storia è il ruolo dell'ex ministro Calderoli. Come si ben sa è sempre stato un vivo sostenitore di questa iniziativa, sempre a ribadirla ogni qualvolta si veda una violenza sessuale al telegiornale (che tralascia tutte le altre migliaia in tutta Italia). Dicevo, la mia paura e che a rigor di logica, ora che un paese ritenuto civile da tutti quale il Regno Unito dà il via a questo progetto grazie a due cavie volontarie, potrebbe cominciare a rompere i coglioni il doppio, dato che per una volta nella sua vita ha una spalla su cui contare e potrebbe risultare, sotto gli occhi della gente, un po' meno becero e che magari, qualcuno gli dia anche ascolto.

Bello diminuire i crimini sessuali, che fanno schifo in sè, però...ecco...non mi sembra un buon modo per riuscirci. Un'idea intelligente, come evitare di esporre la gente ad una sessualità assolutamente gratuita e complice di frustrazione sessuale di chi, come si suol dire, non batte chiodo, mai?
Il discorso è molto complicato e so bene che probabilmente non esiste metodo al mondo per azzerare il problema. Ciò che intendo dire è che invece di reprimere continuamente con mezzi più o meno rigidi, forse sarebbe il caso di approfondire il fenomeno con degli esperti e cercare di capire le cause del fenomeno. Da lì poi agire.

domenica 6 gennaio 2008

In Loving Memory of 2007

Ho fatto una compilation. Ancora. Da scaricare QUI.

12 canzoni tratte da album usciti rigorosamente quest'anno. C'è un po' di tutto, canzoni prese qua e là tra i vari ascolti di quest'annno. Ovviamente, non si tratta di una classifica, solo una compilatione per ricordare l'anno che, nel bene o nel male, è passato.

01 ||| Liars - Plaster Casts of Everything

Semplicemente perchè i Liars sono i Liars. Meritano di essere ascoltati. Talvolta estremi ma mai banali. In quest'album (e in questa canzone) ingabbiano se stessi negli standard musicali pop e rock. A voi giudicare il risultato.

02 ||| Battles - Atlas

I Battles perchè spaccano. Qui una delle canzoni più orecchiabili forse, adatte, se volete,a un dancefloor. Irresistibile.

03 ||| Burial - Ghost Hardware

Burial è stata una scoperta del tardo 2007, anche perchè questo album non è uscito da molto. Un bella scoperta.
Dubstep con fascino e voci dalla vecchia inghilterra.

04 ||| Radiohead - Reckoner

Beh, i Radiohead per forza. Ritorno più che dignitoso anche per loro. Qui una delle mie canzoni preferite contenute in "In Rainbows". Cazzo, bella...sopratutto nella metà.

05 ||| LCD Soundsystem - Someone Great

Dopo l'introversione dei Radiohead, un po' di ritmo con gli LCD Soundsystem. Ogni tanto ci vuole. Tuz, Tuz, Tuz.

06 ||| Blonde Redhead - 23

I Blonde Redhead che dal noise passano al pop. A me il risultato piace. Non un grande album, ma piacevole all'ascolto. E' stato ottimo come colonna sonora quest'estate.

07 ||| Justice - D.A.N.C.E.

Do the D.A.N.C.E. 1 2 3 4 fight. Stick to the B.E.A.T. Get ready to ignite. You were such a P.Y.T. Catching all the lights. Just easy as A.B.C. That's how you make it right.
Anche qui era estate.

08 ||| Film School - Two Kinds

Questa canzone la metto un po' sulla fiducia, non avendo ancora avuto il tempo per ascoltare questo album come si deve. Avevo però molto apprezzato il disco d'esordio perciò, ripeto, sulla fiducia, ho aggiunto questa canzone (molto carina).

09 ||| Last Days - Reasons to Go

Se cercate una colonna sonora per l'inverno, Last Days è l'ascolto perfetto. Con questa musica fu amore dal primo ascolto. Musica deprimente che inneggia al suicidio secondo alcuni, curativa secondo me.
Rilassarsi e immergersi nei suoni è il modo per godersela al meglio e credetemi, è musica che fa stare bene.

10 ||| Low - In Silence

A me l'ultimo album dei low è piaciuto parecchio. Ascoltato e riascoltato più volte. Visti anche dal vivo. Una delle mie band preferite di sempre. Qui non certo al massimo della forma, ma sempre in grado di scrivere ottime canzoni.

11 ||| Port Royal - Putin Vs. Valery

Io amo i Port Royal. Ringrazio chi me li ha fatti scoprire perchè sono una realtà davvero interessante Questo disco l'ho ascoltato costantemente dalla data della paubblicazione ad inizio anno fino ad ora. Fantastico, non so che dire. Il mio gruppo italiano preferito in assoluto.
A me è sempre piaciuta l'elettronica...

12 ||| Okkervil River - A Girl in Port

Anche gli Okkervil River meritano una canzone in questa complilation. Un po' di musica pop-indie di qualità è sempre un piacere all'ascolto.


Onorre anche a chi non c'è nella compilation primo su tutti Ben Frost. Poi Arcade Fire, Patrick Wolf, Piano Magic e White stripes. Di sicuro ne dimentico alcuni, ma non fa niente.

Delusioni: Mum, Bloc Party, Queens of the Stone Age e altri che non ho voglia di elencare...

mercoledì 2 gennaio 2008

A Letto all'Alba e Svegli al Tramonto

A letto all'alba. Sveglia al tramonto. Praticamente tutto al contrario e anti-natura.
Fortunatamente, queste cose capitano molto di rado. Non riesco mai a capacitarmi com'è che andare a letto quando il sole si è già levato, mi dia una leggera irritazione. Poi, svegliarsi quando il sole è già al di sotto dell'orizzone, completa l'opera della giornata di merda. Sprecata e non vissuta. Ecco, forse il motivo è proprio questo: la senzazione che, svegliandosi al tramonto, una giornata sia stata completamente sprecata e di conseguenza, tutto il resto della serata pensare a quando ariverà l'ora di andare a letto ancora e fare in modo di non sprecare un'altra giornata.

D'altronde, con i festeggiamenti per l'anno nuovo, bisogna metere subito in lista che il primo giorno dell'anno, quello tanto celebrato da un grandissimo numero di persone sparpagliate sulla superficie della terra, lo si passa a riprendersi dalla sera prima che, ogni volta, ogni anno, è un devasto.

E così è stato. Un devasto, con momenti di grandissima ignoranza e risate a crepapelle alternati a momenti, solitamente verso mattino, di noia. Discorsi di vario genere e profondità morale. Quelli, in preda alla'alcool, in cui si consiglia ad un amico di portarsi via un sacchetto del pane, se dice che la ragazza che si appresta ad incontrare è così brutta; o ancora i discorsi paranoici di chi abusa di sostanze -chi è stato testimone esterno di queste situazione sa di cosa sto parlando-; teorie e pratica della preparazione dello zampone di maiale; discorsi in cui si viene designati come persone ideali per un eventuale e futuro cornificamento.

Io dico che, in culo alla Francia, quest'anno l'europeo lo si vince.

Buon anno a tutti. Ce lo meritiamo un buon anno, o no?

domenica 30 dicembre 2007

Sunday morning

-Gio, svegliati. Devo andare.

Il primo pensiero conseguente a questa frase pronunciata da mio fratello (che è pronto per partire alla volta di Onore, una località che ignoro nel modo più assoluto, e festeggiare là con i suoi amici il nuovo anno) preferisco non riportarlo, potrei risultare volgare oltre che offensivo nei confronti di tutta una categoria -ampia- di persone che incontrerò da lì a 5 minuti circa.
Sono le 8.40 di una fredda e tipicamente invernale domenica, uno di quei giorni in cui restare nel caldo quasi uterino del letto è quasi obbligo, oltre che una necessità, data la giovanile abitudine di andare a letto tardi il sabato sera.
Non oggi. Oggi c'era un cappucccino che mi aspettava alle 9 con le persone, o meglio, i vecchi, che hanno appena assistito alla prima funzione religiosa del giorno: quella che, a mio avviso, è senza ombra di dubbio il ritrovo dei temerari, degli annoiati e di chi vuole essere in prima linea.

-Ciao, ragazzi. Buon anno e divertitevi. Simpatici e tutto però...io me ne torno a letto.

Questo è quello che ho detto a mio fratello ed ai suoi amici prima di rispedire me stesso alla volta di casa e conseguentemente, il letto, che con qualche speranza, se ho fatto tutto abbastanza veloce, posso trovare ancora un poco caldo.
Durante il breve tragitto in macchina, dentro di me già sapevo che non sarei tornato a letto, anzi, avrei usato il tempo il tempo extra dedicandolo a me stesso facendo le cose che mi piacciono. L'ascolto di musica, il relax, imparare qualche canzone con l'aiuto di un qualche tabulato per chitarra, peraltro sbagliato, postato da qualch'essere nato e cresciuto chissà dove.
Dico tempo extra perchè di fatto, ho perso la confidenza con le domeniche mattine dato che, come la maggior parte dei coetanei, la spendo completamente a letto.
Questa prolungata abitudine mi porta a nutrire uno strano interesse verso questo periodo della settimana cosiderando che, non solo è quasi una novità per me essere sveglio, ma anche per il fatto che in effetti, quello che mio Zio mi diceva quando ero bambino era la verità. E lo capisco solo ora.
Chiariamoci. Quando ero piccolo capitava qualche volta che uno dei miei zii, veniva a svegliare me e mio fratello per portarci con lui a godere della domenica mattina. Si poteva andare più o meno ovunque: In città a far colazione, ai negozietti della minitalia, all'addestramento dei cani. Il luogo non ha una grande rilevanza. L'importante è essere mattinieri, perchè solo in questo modo il gioco vale la candela.

-Mi piace la domenica mattina presto. Vedi la tranquillità. Vedi la città che si sveglia. Nessuno rompe le palle.

Diceva lo Zio. Lì per lì, con la testa da bambino, questa frase suscita un senso che si avvicina a qualcosa che può essere collocato tra comprensione e interesse. Perchè come spesso accade quando sei piccolo, si ignorano nel modo più assoluto le ragioni, le giustificazioni o le spiegazioni, dando così spazio alla forma più elementare ed ingenua, ma allo stesso tempo la più efficace, di apprendimento: quello emotivo. Interiorizzare un concetto plasmando un ricordo emotivo nel cervello, che poi sarà sempre, sempre, lo stampo per cui si compareranno le sensazioni simili a venire.
Ora come ora, sono quasi del sicuro che se finalmente dopo anni e anni ho realmente -e profondamente capito- ciò che lo Zio intendeva anni or sono, lo devo esclusivamente al pezzo di memora emotiva che la mia testa aveva conservato gelosamente in tutti questi anni riguardante questo episodio in particolare.
Una frase come un'altra, un'assemblamento di parole semplici, usate (singolarmente) moltissimo, probabilmente fino alla nausea, portatrici di un concetto elementare e primario, che per un bambino e per l'uomo che ne sarà, possono significare il mondo.

E' questo uno di quei momenti in cui capisci che il denaro, per quanto potente sia il suo significato fornitogli dalla collettività di cui quasi tutti facciamo parte, e il consumo in quanto mezzo per soddisfare i capricci di un bambino viziato, svolge un ruolo meno che marginale nella costruzione di un'educazione e di una personalità mentale ed emotiva, oltre che alla felicità dell'individuo. Un cazzo di grillo parlante, per quanto possa essere istruttivo e divertente, non mi avrebbe mai fatto capire il senso della domenica mattina pronunciando con quella voce meccanica e monotono le parole "d o m e n i c a - m a t t i n a".
Una macchina, non può trasmettere una comunicazione emotiva e di conseguenza la forma primaria e più di educazione, formazione, comunicazione e memoria.

Tengo a precisare che, Questa tesi non è da considerare un qualcosa di arbitrario, ma un'interpretazione di uno stato d'animo che permette a me e non so quanti altri, di dare un senso a questo periodo della settimana.

Smettetela di comprare merda a coloro che avranno in mano il (dubbio) futuro. Condividere le esperienze e il tempo con loro e ciò di cui tutti abbiamo bisogno.

Perlomeno, smettetela con le lamentele riguardo al fatto che il mondo gira nel modo sbagliato, è tutta colpa nostra.

lunedì 24 dicembre 2007

E Così Fu

Come volevasi dimostrare, l'ultima settimana universitaria prima delle tanto attese (da chi?) vacanze natalizie si è rivelata cattiva. Un vero macello.

Da contarsi N°3 sbornie rispettivamente di martedì per il compleanno della Chicca (auguri ancora), mercoledì per la festa in Borgo Anale, e venerdi per la cena di natale che si è rivelata un devasto. D'altra parte era giusto così.
Urge un ringraziamento al Pub/Ristorante Bertoldo e Bertoldino che nonostante gli innumerevoli giri di montenegro a fine pasto, che tra l'altro non era neanche il massimo, non ha alzato il prezzo del menu a prezzo fisso.
Il cibo e il vino non era certo dei migliori, però con un prezzo del genere e con il vino illimitato, non si può pretendere più di tanto.

A fatica, sono riuscito ad arrivare alla fine di questa settimana che però, mi indirizza nel tunnel della settimana delle feste cioè, un altro bel casino.
Tutto Daccapo. Cene, alcool e sbrago.

Tra i buoni propositi dell'anno prossimo, per forza, bisogna aggiungere la fine di questa vita da fattoni che è divertente, molto divertente, però non va bene per un periodo troppo prolungato. Almeno questo è quello che il mio fegato e il mio cervello suggeriscono.


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Now playing: Swod - Belgien
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